Il nuovo visto per nomadi digitali: in Gazzetta il decreto attuativo.
E’ noto come sempre più lavoratori provenienti da paesi extra UE, scelgano le città d’arte e di cultura italiane quali luoghi dove svolgere il proprio lavoro.
Da diversi anni infatti, è diventato comune il termine “nomade digitale”, locuzione che sta ad indicare una particolare tipologia di professionista che grazie alle nuove tecnologie, sia in grado di lavorare da remoto.
Al fine di favorire l’ingresso e il soggiorno dei c.d. nomadi digitali, oltre che stimolare la ripresa economica post pandemia, il Parlamento italiano aveva deciso di regolamentare tale modalità di prestazione del lavoro e aveva quindi ufficialmente riconosciuto la figura del lavoratore da remoto attraverso l’approvazione della Legge n. 25/2022, di conversione del decreto legge c.d. Sostegni-ter.