Webinar Italawyers – Giovedi 22 Giugno 2023 alle ore 18 CET – Relatrice: avv. Laura Felici del foro di Roma e Avocat à la Cour a Parigi.
TRA ARTE E DIRITTO: Il Mercato dell’arte. La libera circolazione delle opere artistiche ed il loro traffico illecito. La restituzione alle nazioni di origine dei beni del loro patrimonio artistico e culturale.
1- La libera circolazione ed il traffico illecito delle opere d’arte nel mondo
La libera circolazione dei beni e, quindi, anche dei beni culturali e delle opere d’arte, ha senza dubbio consentito lo sviluppo internazionale anche di traffici illeciti in ambito artistico e culturale.
L’Italia, con il suo patrimonio culturale, tra i più importanti al mondo, è uno dei paesi più colpiti in tal senso. Per questo, da tempo, vi è un grande impegno nel mettere in opera e sviluppare un sistema giuridico nazionale e di cooperazione internazionale (convenzioni internazionali , codici dei beni culturali, accordi bilaterali) volto a combattere tali traffici e a conseguire la restituzione delle opere d’arte sottratte.
Un ruolo fondamentale viene svolto dal Nucleo per la Tutela del Patrimonio dei Carabinieri Italiani: criminalità internazionale e traffici illeciti di opere d’arte in tutto il mondo sono infatti strettamente collegati.
Il mercato illegale delle opere d’arte passa attraverso diverse fasi: dal furto al saccheggio delle opere, il loro trasporto e l’intermediazione iniziale al traffico, la loro “ripulitura” e l’intermediazione finale che si conclude con l’immissione nel mercato e nella vendita.
Quali sono gli strumenti giuridici e giudiziari a disposizione?
Qual’è il quadro normativo nazionale ed internazionale vigente?
Quanto è efficace la cooperazione internazionale concernente la circolazione e la restituzione dei beni culturali?
2 – Art restitution: tra diritto, diplomazia e politica : l’importanza della Mediazione
Sono aumentate in modo considerevole negli ultimi due anni le controversie tra gli Stati e i Musei, oltre che con i collezionisti privati, a causa della mancata previsione di procedure relative alla restituzione ai paesi di origine delle opere indebitamente sottratte (che ne costituiscono il loro patrimonio culturale nazionale).
Nel 1998 la Conferenza di Washington ha sancito un codice etico, più che normativo, per operare nel campo delle restituzioni di opere sottratte soprattutto tra il 1939 e il 1945, periodo nel quale si è registrata la maggiore casistica a causa delle razzie naziste dei musei in tutta Europa.
Anche il colonialismo ha fatto la sua parte: molti dei capolavori dell’arte africana antica si trovano ora in Europa e a New York.
Il dibattito non è nuovo e recentemente ha subìto un colpo di acceleratore per merito di eventi come il Rapporto Sarr-Savoy voluto dal Presidente Macron, l’inaugurazione di un grande museo a Dakar e la ristrutturazione del museo di Tervuren in Belgio,
Ma la questione della restituzione di molte opere d’arte a vari paesi africani da parte della Francia, del Belgio, dell’Inghilterra degli Usa ecc.. è lunga e annosa tra diritto, politica e diplomazia .
La via alla mediazione sembra essere l’unico strumento efficace.
Per il carattere di internazionalità o transnazionalità del mercato dell’arte e la tutela del patrimonio culturale, il ruolo dell’Avvocato italiano nel mondo appare fondamentale nel trovare e contribuire a soluzioni di mediazione alla lotta al traffico di opere d’arte , alla restituzioni di queste , oltre che alla loro libera circolazione.