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Il Pre-Settled Status (PSS), noto anche come Limited Leave to Remain, è un permesso di soggiorno temporaneo concesso dal Governo Britannico ai cittadini europei (e loro famigliari) residenti in Regno Unito da meno di cinque anni alla data del 31/12/2020.

La sua validità è limitata al quinquennio e quindi, secondo la norma applicata fino a pochi mesi fa, prima della data di scadenza era necessario presentare una successiva domanda per il Settled Status (SS), permesso di soggiorno permanente, ufficialmente chiamato Indefinite Leave to Remain. Coloro che non presentavano questa domanda rischiavano di perdere il diritto di rimanere nel Regno Unito, compreso il diritto di lavorare, affittare e richiedere benefici e alloggi.

La High Court of Justice ha stabilito (causa Independent Monitoring Authority v Secretary of State for the Home Department [2022] EWHC 3274) che l’EU Settlement Scheme (il complesso di norme che disciplinano lo status dei cittadini europei e delle loro famiglie a seguito della Brexit) è illegale e in contraddizione con l’Accordo di recesso tra il Regno Unito e l’UE.

L’Accordo di recesso, infatti, richiedeva solo una domanda per il riconoscimento della residenza, da presentare laddove lo Stato ospitante avesse adottato un sistema costitutivo di diritti, come in Regno Unito. In breve, il Giudice ha stabilito che coloro che hanno già presentato una domanda di PSS non perdono i loro diritti di residenza se non presentano una successiva domanda per il Settled Status definitivo.

L’articolo 13 dell’Accordo di recesso tra il Regno Unito e l’UE inoltre chiarisce che il diritto di residenza può essere perso solo in circostanze molto specifiche: la scadenza di uno status non era tra queste.

La Sentenza non è stata appellata dal Governo.

La conseguenza è che il titolare di Pre-Settled Status non perde i suoi diritti di residenza se non presenta la domanda di Settled Status prima della scadenza dei cinque anni. Da questo si potrebbe dedurre che l’Indefinite Leave to Remain si acquisisce automaticamente, una volta che le condizioni di tale stato sono state soddisfatte dall’individuo (5 anni di residenza continua senza interruzioni superiori ai 6 mesi nell’arco di un anno), senza quindi la necessità di una seconda domanda.

Il Governo non ha impugnato la sentenza, ma sono allo Studio delle modifiche a livello legislativo che superino la problematica legata all’applicazione della sentenza.

Si consigliano pertanto tutti coloro che sono titolari di Pre-Settled Status di presentare, prima della scadenza dei cinque anni, la domanda di conversione nel Settled Status, anche se hanno periodi di interruzione della residenza superiori ai 6 mesi (prima del 30/12/2020). In quest’ultima ipotesi, nel caso la domanda venisse rigettata, è necessario presentare appello.

Se i periodi di interruzione superiori ai 6 mesi sono successivi al 30/12/2020 non sussiste il diritto di chiedere il settled status, ma le linee governative chiaramente dicono che viene mantenuto il pre-settled status, almeno fino a quando non cambierà la normativa.

Avv. Valeriano Drago – Registered Foreign Lawyer -London